Stamattina, mentre vagavo su twitter alla ricerca di un’ispirazione per introdurre questo post, mi si è intasata la bacheca con foto e video sulla nevicata eccezionale avvenuta in Campania e nel Lazio con gli immancabili hashtag #nevearoma e #neveanapoli.
A un certo punto l’illuminazione, questo tweet:
Comunicare può essere la cosa più naturale che esiste.
Prendi questo tweet, in 6 parole dice più di un romanzo sul topic “Neve a Roma”: la nevicata è certo straordinaria però non siamo al 15 di agosto, e in effetti, anche se la cosa è più unica che rara in fondo è normale, siamo in inverno!
Semplice.
Comprensibile.
Condivisibile.
Tutto vero.
Hai mai pensato a quanto sia utile ai fini di esercizio riuscire a sintetizzare un discorso in 280 caratteri?
Provaci.
Sul web è (quasi) tutto diverso?
Ricordo che ai tempi dell’Università ho partecipato a un corso di Comunicazione di gruppo. L’argomento che ho scelto per la mia presentazione è stato la comunicazione non verbale.
Prima di allora non mi era del tutto chiaro che ogni cosa di noi comunica chi siamo: le nostre mani, i nostri occhi, il modo in cui ci vestiamo, il nostro tono di voce.
Ogni cosa trasmette agli altri un messaggio preciso.
Da che parte stai?
Oggi nel mondo del lavoro non puoi fare a meno di usare i social media. La comunicazione, in questo caso, deve essere ben ponderata perché 280 caratteri possono distruggere la tua immagine.
Anche offline.
La comunicazione non deve mai essere casuale, meglio aspettare e rileggere il tweet prima di lanciarlo. Ciò non significa che tu non possa essere tagliente o schierarti in favore di qualcuno o qualcosa. Anzi, la tua personalità e quella del TUO brand devono trasparire da ogni singolo tweet.
Puoi essere ciò che vuoi
Ma devi sapere che il tuo modo di presentarti, così come nella vita off line, inciderà sull’immagine che gli altri si fanno di te.
Pensa a Vittorio Sgarbi, che oltre a essere un eccellente critico d’Arte spesso esprime le sue opinioni, condivisibili o meno, in maniera “brusca”, per così dire. Quando c’è di mezzo lui, la polemica è “quasi” garantita. Selvaggia Lucarelli con le sue opinioni ci ha fatto un mestiere, l’opinionista appunto, oltreché conduttrice televisiva, radiofonica e blogger. La loro immagine, scomoda, è ben definita.
Se la tua strategia è quella di stare sulla bocca di tutti, allora…
Da molti considerato epic fail, questo messaggio lanciato da Pandora ha messo il marchio sotto i riflettori con l’accusa di sessismo.
E son spuntate tantissime parodie sul web, alcune davvero divertenti!
Di fatto la Pandora ha fatturato 2,7 miliardi di euro nel 2016, chiudendo l’anno a +21% rispetto al 2015.
Non ho ancora visto i risultati del 2017 per capire se questa pubblicità abbia realmente inciso sulla sua immagine.
In conclusione…
Qualunque sia la tua strategia di comunicazione sui social media, deve certamente incuriosire, catturare l’attenzione e amplificare la visibilità del brand attraverso i TUOI followers.